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Come intercettare la crisi

Un assetto è adeguato quando:
– Dal punto di vista organizzativo, l’impresa ha messo in opera direttive e procedure tramite le quali viene assegnato il potere decisionale a specifici soggetti i quali, poi lo esercitano effettivamente; processi in grado, inoltre, di far sì che le persone scelte nei vari ruoli siano adeguate per le competenze possedute e per le responsabilità ricoperte.
L’assetto organizzativo adeguato si può definire come “l’insieme delle regole, responsabilità e controlli finalizzati al raggiungimento degli obiettivi”

– Dal punto di vista amministrativo, ha un assetto adeguato l’impresa che adotta processi che le permettono di ricavare e utilizzare informazioni valide e utili per le scelte di gestione e per la salvaguardia del patrimonio aziendale. È quindi fondamentale avere un buon sistema di reporting fondato su elementi sia quantitativi che qualitativi, che individui le aree critiche e che coinvolga e motivi fortemente le persone ai vari livelli di responsabilità.

Quando un assetto si può definire adeguato dal punto di vista organizzativo?

– Dal punto di vista contabile, è adeguato l’assetto dell’impresa in grado di riprodurre contabilmente i fatti di gestione, in modo completo, tempestivo e attendibile, così da rappresentarli correttamente. Se ciò accade, certamente l’impresa fornirà dati attendibili per la formazione del bilancio di esercizio, ma sarà anche in grado, ad esempio, di fornire con regolarità un bilancio periodico per la valutazione del prevedibile andamento futuro della gestione.
Possiamo dire, in generale, che l’impresa è adeguata sotto il profilo amministrativo e contabile se:
1. redige situazioni contabili periodiche,
2. ha un piano strategico,
3. redige il budget e lo revisiona a metà anno,
4. ha un sistema di rilevamento dei flussi di incassi e pagamenti,
5. possiede un sistema di allarme per gli eventuali ritardi di incassi e pagamenti.
Tutto ciò si può sintetizzare dicendo che le imprese che hanno una gestione adeguata guardano al futuro, ossia passano da una adeguata pianificazione economica, patrimoniale e soprattutto finanziaria.

Quali sono le 5 regole da rispettare per costruire un assetto adeguato?

Il sistema di Pianificazione, programmazione e controllo di gestione è, dunque, lo strumento operativo indispensabile a evitare la crisi d’impresa. Ed assume una configurazione più o meno ampia e complessa, a seconda della dimensione dell’azienda.
Gli assetti, in definitiva, sono adeguati se sono funzionali:
a. alla conservazione dell’attività aziendale,
b. alla rilevazione tempestiva dello stato di crisi
c. e, in caso di crisi, all’adozione di misure che ne consentano la sopravvivenza.
L’amministratore, laddove manchi l’Organo di Controllo, deve controllare sé stesso. Per evitare che non lo faccia, la legge ha ideato un sistema premiale, secondo il quale, l’imprenditore onesto ma sfortunato, che si adopera con tempestività, non è giudicato responsabile per il manifestarsi della crisi, in antitesi al sistema punitivo.

Quando un assetto si può definire adeguato dal punto di vista amministrativo?

Una iniziativa, in sostanza, è considerata tardiva, quando:

  1. il debitore propone la domanda di accesso alle procedure di regolazione della crisi oltre il termine di 6 mesi,
  2. ovvero si rivolge all’Organismo per la composizione negoziata della crisi oltre il termine di 3 mesi,

a decorrere dal verificarsi di debiti scaduti oltre una certa entità o al verificarsi del superamento degli indici elaborati dal codice della crisi e dal cndcec.

In definitiva, lo strumento elettivo per far emergere tempestivamente lo stato di crisi è rappresentato dal dovere di dar vita e di preservare in funzione un sistema di assetti interni coerenti alla natura e alle dimensioni dell’impresa.

Si parte proprio dalla fine, ossia da un sistema di controllo interno, detto anche sistema di reporting, capace di identificare i principali fattori di rischio aziendali, anche quelli legati alla continuità, di implementare un sistema in grado di monitorare costantemente il rischio e di gestire il rischio, e, se ciò è ben fatto, di raggiungere obiettivi strategici, operativi, di reporting e di conformità.

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La puntata 3 parla proprio di questo!

le domande più frequenti

  • Quando un assetto si può definire adeguato dal punto di vista contabile?
  • Come si comporta l’impresa che è adeguata sotto il profilo contabile?
  • A cosa sono funzionali gli adeguati assetti?
  • Come gli adeguati assetti fanno emergere la crisi?
  • Quando un’iniziativa è considerata tardiva?
  • Come si fa praticamente a far emergere la crisi?

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