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Gli adeguati assetti

Gli adeguati assetti servono per misurare quello che succede in azienda giorno per giorno e vanno visti come il mezzo che consente di raggiungere il fine, ossia governare il rischio.
Il legislatore ha introdotto un nuovo rivoluzionario obbligo in capo all’imprenditore, contenuto sia nella legge Delega del Governo per la riforma delle discipline della crisi di impresa e dell’insolvenza – D.L. 155/2017, sia nel 2° comma dell’art. 2086 del codice.

Il nuovo Codice della crisi, dal canto suo, con il decreto-legge 14/2019 applica la rivoluzione annunciata, prevedendo che l’imprenditore ha il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale.
L’imprenditore ha quindi l’obbligo di adottare una struttura di gestione che gli consenta di monitorare e di rilevare situazioni patologiche che potrebbero sfociare anche nella crisi dell’impresa.
Con rilevazione tempestiva della crisi si intende adottare un atteggiamento proattivo volto a cogliere la crisi in maniera anticipata, ai primi segnali.

A cosa servono gli adeguati assetti?

Per improntare misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi serve valutare gli indici finanziari e serve predisporre un protocollo operativo che consenta di monitorare il rischio economico-finanziario, bancario, contrattuale, gestionale, erariale, dei pagamenti secondo un approccio rivolto al futuro e di predisporre un piano di ristrutturazione da attivare prontamente in caso di crisi di impresa.
Queste misure idonee a rilevare tempestivamente la crisi, quindi, consistono in:
1. un reporting avente ad oggetto il piano strategico e finanziario;
2. una relazione semestrale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, ovvero un budget, che diventa uno strumento in grado di muovere e guidare l’organizzazione.

Quale è l’obbligo che ha introdotto il legislatore in materia di adeguati assetti?

Gli adeguati assetti sono il cuore della gestione di impresa e spetta all’amministratore delegato valutare la loro adeguatezza costantemente. Nella pratica di tutti i giorni, si può dire che l’impresa adeguata è quella che si organizza per processi.
L’assetto organizzativo è rappresentato dall’insieme delle responsabilità, regole e criteri di controllo che servono per “governare” l’azienda.
L’Assetto amministrativo è dato dall’insieme delle procedure dirette a garantire l’ordinato svolgimento delle attività aziendali e delle singole fasi nelle quali le stesse si articolano.

Quindi cosa prevede il Nuovo codice della crisi nei confronti degli imprenditori?

L’Assetto contabile è il sistema di rilevazione (contabile) dei fatti di gestione. E’ un elemento centrale nella valutazione degli assetti aziendali perché consente, se adeguato, di individuare preventivamente i rischi ai quali l’impresa è esposta e di mitigarli o eliminarli.
Queste tre tipologie di adeguati assetti rappresentano il primo campanello di allarme perché riescono a individuare per primi i segnali di squilibrio e consentono, di conseguenza, di attivare tempestivamente le azioni correttive ed eventualmente gli strumenti e le procedure di allerta previste dal Codice della crisi e dell’insolvenza, adottando una logica rivolta al futuro, guardando avanti e misurando gli aspetti critici dell’impresa.

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La puntata 2 parla proprio di questo!

Domande Frequenti

  • In pratica cosa deve fare l’imprenditore?
  • Cosa si intende per rilevazione tempestiva della crisi?
  • Quali sono le misure idonee a rilevare tempestivamente lo stato di crisi?
  • Qual è lo strumento che sintetizza le misure idonee a rilevare la crisi tempestivamente?
  • Cosa sono gli assetti organizzativi, amministrativi e contabili?
  • Perché gli adeguati assetti aiutano le imprese a prosperare?

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